Torino, 29 maggio 2006

Caro Collega, 

forse ti è già giunta notizia della costituzione della nostra Associazione – avvenuta nel settembre 1999 – o tramite nostre precedenti comunicazioni o grazie al “passa-parola” di altri colleghi.

In ogni caso, ci permettiamo “presentarci” (o “ri-presentarci”) con queste brevi note sulle motivazioni che ci hanno indotto a tale atto e sulle finalità che ci siamo proposti, nella speranza che le stesse possano essere da te condivise e, quindi, ritenute meritevoli di sostegno e che - in particolare - la nuova iniziativa che ci accingiamo ad intraprendere - sotto illustrata - risulti di tuo diretto interesse e tale da indurti a partecipare alla stessa.

In via preliminare, riteniamo opportuno fornire alcuni cenni -sia pure estremamente sintetici -della nostra “storia”, 

Un primo gruppo di colleghi (in servizio ed in quiescenza) partecipanti al Fondo Pensione della Banca di Roma ha ritenuto opportuno rivolgere la propria attenzione in modo più approfondito alla vita del Fondo che, in verità, si svolgeva da tempo immemorabile (e, purtroppo, in gran parte si svolge tutt’ora) tra il completo disinteresse della stragrande maggioranza dei suoi appartenenti. Da tale esame sono emersi numerosi e gravi motivi di profonda perplessità circa la reale situazione gestionale, finanziaria e patrimoniale del Fondo stesso.

Di fronte a tale preoccupante stato di cose si è ritenuto che fosse necessario intervenire direttamente in difesa dei diritti di tutti gli appartenenti al Fondo. A tal fine è stata quindi costituita l’ Associazione indicata nell’ intestazione, avente – appunto – per oggetto sociale “la mutua assistenza tra i Soci e la tutela dei loro interessi nei confronti del Fondo Pensioni della Banca di Roma Spa”.

Da allora abbiamo partecipato a tutte le Assemblee del Fondo effettuando numerosi, precisi e documentati interventi evidenziando le svariate e gravi anomalie di gestione rilevate, ed abbiamo anche interessato più volte al riguardo la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (Covip) ed il Ministero del Lavoro e delle politiche Sociali.

Fornire qui completi dettagli sulle singole azioni intraprese sino ad oggi sarebbe troppo lungo e, probabilmente, noioso.

Passiamo quindi a sottoporre alla tua particolare attenzione la nuova iniziativa in via di realizzazione che concerne il problema del

BLOCCO DELLA PEREQUAZIONE AUTOMATICA DELLE PENSIONI INTEGRATIVE
PER IL QUINQUENNIO 1999 - 2003

Infatti, un Legale esperto in diritto del lavoro ed in materia previdenziale - da noi incaricato di esaminare la questione - ha, dopo un' approfondita analisi, espresso il parere che

DETTO BLOCCO E' ILLEGITTIMO SOTTO DIVERSI PROFILI

in primo luogo trattandosi di "diritti quesiti" dei pensionati che non possono essere modificati unilateralmente.

A supporto di tale tesi ha richiamato non solo precise norme di legge, ma anche numerose sentenze emesse più volte nel tempo dalla Corte di Cassazione. Il riportare qui il tutto richiederebbe molte pagine. In questa sede ci limitiamo quindi a:

• precisare, innanzi tutto, che - in linea generale - gli interessati alla questione risultano essere tutti coloro che erano pensionati al 31.12.1998, nonché i colleghi in servizio a quella data e collocati in pensione dal 1.1.1999 al 31.12.2002 purché assunti prima del 28.4.1978.
• fornire - quali elementi di giudizio, sia pure orientativi e di larga massima, sulla "portata pratica" del "blocco" in questione (ed anche di confronto con la posizione di ciascuno) - i seguenti dati relativi all' ipotesi di una pensione erogata nel 1998 sull' importo del "tetto" con 40 anni di contribuzione e quindi "al massimo" (importi annui lordi, per cifre "arrotondate"):
-ammontare pensione 1998: € 7.540 (invariato per il quinquennio 1999 - 2003);
-applicando la perequazione nel 2003 sarebbe stato di € 8.450; differenza percepita in meno: € 910 pari al 12% ca;
-differenza percepita in meno nel quinquennio 1999 - 2003: € 2.400 pari a circa il 30% dell' importo 1998;
-differenza percepita in meno nell'intero arco 1999-2005: € 4.200 pari a circa il 55% idem c.s.;
-differenza recuperabile a tutto il 2005 (causa prescrizione diritti oltre 5 anni): € 3.300 pari a circa il 40% idem c.s.; 

• evidenziare che il termine di 5 anni per la prescrizione si applica "a ritroso" dalla data del reclamo al solo diritto al rimborso pecuniario, fermo restando invece il diritto all' adeguamento "contabile" per l'intero quinquennio. 

A seguito di quanto sopra, l' Assemblea Ordinaria annuale dei Soci della nostra associazione, alla quale era stata sottoposta l'intera questione, ha deliberato di dare mandato al Legale in parola di esperire quanto necessario per il pieno ripristino dei diritti violati ed ha incaricato il Presidente di concordare con il predetto i conseguenti passi operativi.

Pertanto, come già sopra detto, stiamo predisponendo quanto necessario al riguardo.

Riteniamo, peraltro, opportuno rendere nota questa iniziativa anche al più largo numero possibile di colleghi non soci, nella convinzione che la stessa possa trovare tra loro una vasta platea di interessati.

Ovviamente, condizione preliminare per partecipare all' azione in parola è l'iscrizione alla nostra associazione ed il versamento - oltre alla quota annuale associativa - di un "fondo spese" nella misura di €50.- che, comunque, si ritiene possa essere sufficiente - salvo imprevisti, a coprire le spese sino all'eventuale grado di appello.

A tal fine alleghiamo "scheda di iscrizione" (cfr. sezione n. 7) che dovrà pervenirci debitamente compilata e firmata sul "recto" e sul "verso" (consenso al trattamento dei dati personali) entro e non oltre il 20 giugno 2006, unitamente ai versamenti di cui sopra (nella predetta "scheda" sono indicati gli importi delle quote associative ed i tramiti per il pagamento).

A ricezione di quanto sopra sarà nostra cura rimettere immediatamente lo Statuto della nostra Associazione ed i documenti da sottoscrivere per dare avvio alla procedura. Questi ultimi ci dovranno essere restituiti entro e non oltre il 10 luglio 2006.

Considerando la ristrettezza dei tempi ed al fine di consentire un agevole iter della pratica in parola ed evitare possibili intralci è necessaria una scrupolosa osservanza da parte di tutti dei termini sopra indicati.

In ultimo, precisiamo che non essendo noi in grado di individuare con esattezza quali siano i colleghi rientranti nella casistica sopra indicata, provvediamo ad un invio generalizzato della presente segnalazione ai nominativi a noi noti - direttamente o indirettamente - con il caldo invito a voler svolgere - in ogni caso - una convinta azione di divulgazione dell'iniziativa in parola tra amici e colleghi, eventualmente segnalando i nominativi a noi.

Per ogni ulteriore informazione/chiarimento possono essere contattati i seguenti nominativi:

Delfino Giuseppe, Presidente, telef. 011/843193, indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sanza Piero, Segretario, telef./fax 011/3856628, indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Cortese Aldo, Tesoriere, telef. 011/4111608, indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Confidando che la proposta in parola risulti di interesse per una vasta platea di colleghi, ci impegnamo a tenere tempestivamente aggiornati sugli sviluppi della stessa coloro che vorranno aderire alla stessa.

Cordiali saluti
ASSOCIAZIONE "GIORGIO BENETTI"
Il Presidente
G. Delfino

 

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